La Porsche RS Spyder (conosciuta come progetto interno con la sigla 9R6) è una vettura prototipo da competizione costruita secondo le norme ACOLMP per la classe LM-P2. Con questo prototipo la Porsche è tornata nel 2006 a cimentarsi ufficialmente nelle più alte categorie delle gare endurance, dopo una pausa di 8 anni, dai tempi cioè della Porsche 911 GT1, vincitrice della 24 Ore di Le Mans 1998.

Il telaio è costituito da una monoscocca in fibra di carbonio rinforzata in plastica (CFRP) e con inserimenti in alluminio honeycomb, del peso di soli 75 kg e realizzata in collaborazione con l’azienda austriaca Carbotech, la carrozzeria è anch’essa in fibra di carbonio.
La RS Spyder è spinta da un motore V8 a 90° di 3,4 litri capace di produrre 480 CV nella specifica 2006 ad un regime di 10.300 giri/min, la potenza massima è limitata da una flangia di 44 mm posta sui collettori di aspirazione. Il cambio elettropneumatico sequenziale adotta 6 rapporti più la retromarcia, per contenerne gli ingombri e il peso è realizzato in magnesio e alluminio, assieme al motore svolge una funzione portante.
Dal punto di vista aerodinamico, il corpo vettura è capace di generare un carico aerodinamico pari a 1.000 kg a una velocità di 250 km/h[2].
Le dimensioni del prototipo sono rispettivamente: 4.650 mm di lunghezza, 2.000 mm di larghezza, 1.030 mm di altezza. Nel 2006 la sport tedesca aveva un peso minimo da regolamento di 775 kg e una capacità massima del serbatoio carburante di 90 litri.
Questo prototipo venne presentato nel 2006. I piani sportivi prevedevano di schierare la vettura nel campionato ALMS, inizialmente in collaborazione esclusiva con la squadra di Roger Penske con la quale colse i primi significativi risultati, pole position e vittorie di classe.

Sascha Maassen alla guida della RS Spyder durante i test di Monza
PORSCHE RS SPYDER EVO
Nel 2007 la Porsche, introducendo l’evoluzione della Spyder, annunciava anche l’intenzione di vendere il prototipo a squadre private, ma da schierare solamente nell’ALMS. La nuova vettura si rivela estremamente competitiva tanto da vincere molte gare non solo per quanto riguarda la propria classe P2, ma primeggiando anche in classifica assoluta ai danni della grande rivale Audi R10 TDI di classe P1, grazie anche alla particolare conformazione tortuosa dei circuiti americani che premiano il minor peso e la maggiore agilità della Porsche. Al termine del campionato la Porsche vince il titolo di classe P2 con il Team Penske.
La stagione agonistica 2008 si apre nel migliore dei modi, vincendo dopo 20 anni la 12 Ore di Sebring con l’equipaggio Timo Bernhard, Romain Dumas ed Emmanuel Collard.

Dal 2008 inoltre la Porsche torna a correre in Europa nel campionato Le Mans Series e nella 24 Ore di Le Mans, diversi team schierano le competitive RS Spyder. Alla 24 Ore di Le Mans le due Porsche arrivano decima e dodicesima assoluta, prima e seconda nella propria classe, la P2.
In America riconferma il titolo costruttori nel campionato ALMS tramite le vetture del Team Penske e in Europa si aggiudica con la squadra Van Merksteijn Motorsport anche il campionato LMS.


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